#01 La prima fetta: brand marketing
Qual è la differenza tra brand marketing e performance marketing? Come fare brand marketing e come usare le mascotte nel 2024.
Ciao a tutti! 👋🏻
Grazie ancora per aver atteso il lancio di questa newsletter. Ad oggi siamo già 384 lettori e per me è un grande traguardo, quindi incominciamo!
Spiegare cos’è un brand è sempre complesso ma allo stesso tempo affascinante.
Un brand non si limita al prodotto stesso, al logo o all’ultima campagna pubblicitaria. Coinvolge molteplici discipline: branding, marketing, design, fotografia, grafica, musica, comunicazione, copywriting e così via.
Tutti questi elementi si intrecciano e determinano il rapporto che il pubblico ha con il brand, creando connessioni significative.
Potremmo definire queste connessioni come emozioni, perchè influenzano le nostre scelte, sia nel preferire un prodotto X rispetto a uno Y, sia nel modo in cui parliamo del brand che scegliamo di acquistare e perché lo preferiamo.
Perché Una fetta di Brand
I grandi esperti del settore definiscono il brand come qualcosa di intangibile.
Walter Landor «I prodotti sono creati nelle fabbriche, i brand sono creati nella mente».
Proviamo a definirlo come qualcosa di tangibile, molto tangibile, la pizza (quale esempio migliore 🍕🤌🇮🇹)
Per creare una pizza, abbiamo bisogno di ingredienti, alcuni essenziali per poterla chiamare "pizza", mentre altri, aggiuntivi, rendono ogni pizza unica e danno spazio alla creatività.
Una pizza non è per tutti, alcuni preferiscono la margherita altri la 4 stagioni.
La passione è l'ingrediente segreto che trasforma un brand, o una pizza, da comune a straordinario.
Con questa newsletter vorrei offrire ogni volta una fetta di questo meraviglioso mondo.
Brand marketing
Il nuovo anno è appena iniziato, perciò facciamo una proiezione di cosa potremmo aspettarci nel 2024 in ambito brand.
Secondo questo articolo, vedremo sempre più brand marketing rispetto a performance marketing.
Prima di tutto qual è la differenza tra brand marketing e performance marketing?
Il brand marketing mira a costruire e/o consolidare un brand nel lungo termine, focalizzandosi sull'immagine, i valori e la connessione emotiva con i consumatori, mentre il performance marketing si concentra sull'ottenere risultati immediati e misurabili (vendite o conversioni), vedi strumenti come Google Ads, adv, etc.
Questo “ribaltamento” è dovuto a 1) aumento dei costi del performance marketing, 2) alle nuove normative sulla privacy dei dati che limitano il targeting dei clienti e 3) la gente si è stufata di vedere contenuti promozionali da skippare.
Secondo me, può avere i suoi risvolti positivi, avremo brand che per comunicare il lancio di un nuovo prodotto o linea di prodotti, oltre alla classica campagna, dovranno mettere in gioco sempre più creatività per emergere in un mercato saturo.
Il target dovrà essere sempre più coinvolto, ma come? Una soluzione può essere quella di creare e raccontare contenuti in maniera autentica e personale.
- Sfruttando le personalità dietro un brand, come il fondatore o il direttore creativo. Pensate a Miu Miu (Miuccia Prada) o a Loewe e JW Anderson (Jonathan Anderson) o Jacquemus (Simon Porte Jacquemus).
- Creando qualcosa di originale che mette in risalto il brand, vedi Bottega Veneta che dopo aver “regalato” i capi a A$AP Rocky e Kendall Jenner, acquista le foto scattate dai paparazzi o Loewe che crea un outfit personalizzato per Beyonce da indossare durante il suo Renaissance World Tour.


Un’altra opportunità offerta dal brand marketing è la possibilità di creare momenti memorabili che fungano sia da elementi di brand awareness che da punti di conversione.
Connettersi emotivamente con i consumatori è diventato sempre più difficile in un mondo dove la capacità di attenzione è in costante diminuzione (come quella del mio cane che dimentica dove lascia la sua pallina ogni 2 secondi 🎾).
Oltre ai temporary popup, studiati per offrire esperienze multisensoriali interattive, abbiamo appena assistito - feste natalizie 2023 - a come alcune sale cinema abbiano creato eventi a tema legati ai ricordi per regalare un’esperienza emozionante e far girare il proprio nome.
Nel 2024 per attirare il cliente, i brand dovranno essere convincenti, originali e raccontare una storia autentica in cui il consumatore possa immergersi.
Questo richiede un cambio mentale, con la valutazione degli effetti a lungo termine anziché concentrarsi solo sul breve periodo: sebbene una campagna di marketing possa generare un'immediata notorietà (volontaria o involontaria), mantenere l'attenzione dei consumatori nel tempo rappresenta una sfida più complessa.
In alternativa o aggiunta? Le mascotte
Ci sarà brand marketing, e aggiungo mascotte.
Secondo me vedremo un crescente uso di personaggi o icone rappresentative come parte integrante delle strategie di branding. Le mascotte rappresentano strumenti potenti per dare un volto al brand, arricchendo la sua immagine e rendendola più accattivante e memorabile.
È uno strumento che può essere aggiuntivo, oppure un’alternativa, alle attività raccontate precedentemente.
La mascotte può essere un animale, una figura umana stilizzata o un altro simbolo riconoscibile.
Possono essere integrate in tutte le attività di comunicazione, mirando a stabilire un legame emotivo con il pubblico, migliorare la riconoscibilità del brand e suscitare un senso di familiarità e affinità con i consumatori. Per me le parole chiave devono rimanere coerente e omogeneo, per garantire un impatto efficace e non correre il rischio di confondere il cliente.
Avevi visto la mascotte delle Olimpiadi 2024? E qui l’uso che ne fanno nel loro feed IG.
E te cosa ne pensi?
..ti ringrazio per essere arrivato fino a qua, se hai trovato interessante questa newsletter condividila e/o iscriviti, GRAZIE 🫶
I miei video in cui parlo di questo:
Mascot, libro che mi è piaciuto e che consiglio
Un bell’inizio. Argomenti tratti bene e con esempi chiari, con la lettura che ti prende e appassiona: arrivato alla fine mi veniva da dire “di già?! Ne voglio sapere ancora e ancora...” In bocca al lupo per il futuro di questa newsletter
Mi piace molto il logo: che software è stato utilizzato?