#26 Focus sul prodotto: crema spalmabile a base di frutta secca
Creme healthy? proteiche? o dal design americano? No non parleremo di Nutella
Ciao a tutti! 👋🏻
Come state?! Oggi newsletter su un prodotto relativamente giovane in relazione a quando è iniziata la sua diffusione nel nostro Paese: le creme spalmabili a base di frutta secca.
Personalmente è un prodotto che ho iniziato a scoprire e apprezzare da pochi anni, solo dopo essermi promesso di impegnarmi verso una colazione più sana e meno lattebiscotticentrica. 🍪🥛
Ovviamente la prima cosa che ci viene in mente nominando le parole “crema spal…” è Nutella.
Ma le creme spalmabili di cui voglio parlare oggi sono diverse da Nutella o simili.
Parlo di prodotti che iniziano ad arrivare negli anni '80 e '90, come il burro di arachidi, importato inizialmente per emulazione dagli USA; ma anche di creme introdotte successivamente nelle varianti a base di mandorle, anacardi, pistacchi, etc..
La prima spinta commerciale è stata probabilmente causata dalla globalizzazione e l'esposizione ai mercati internazionali che hanno facilitato l'importazione e l'adozione di nuove abitudini alimentari (come appunto il consumo di burro di arachidi). L’arrivo di questi nuovi prodotti è stato anche favorito da una maggiore attenzione dei consumatori verso una nutrizione e una dieta equilibrata.
In più, la frutta secca è entrata di diritto a far parte dell’elenco dei cibi smart del programma SmartFood dell’Istituto Europeo di Oncologia, quindi gode di ottima reputazione per essere commercializzato come un perfetto prodotto healthy.
Ovviamente la caratteristica “salutare” non può essere l’unica a differenziare il brand per cui ho raccolto una lista dei più interessanti dal punto di vista del prodotto, del posizionamento, della comunicazione e ovviamente dal punto di vista packaging.
Dall’albero direttamente nel barattolo
La prima caratteristica su cui si può puntare è quella del bio/naturale: una lista corta di ingredienti e possibilmente bio.
Prendete d’esempio brand come Damiano, NaturaSì, Esselunga, Rigoni di Asiago, Koro, Humble, Bowlpros, TimAndTammys e noterete caratteristiche come:
Menzione all’utilizzo di ingredienti di alta qualità, della purezza (uso del 100%) e di ingredienti di provenienza italiana.
Loghi e icone per le certificazioni bio.
Packaging sostenibile (sì vetro no plastica) e di piccole dimensioni.
Utilizzo di colori caldi che spesso richiamano la terra e la natura.
Tra questi Natruly e La Tonda Dolci sono alcuni dei pochi che provano a differenziarsi per stile e comunicazione più friendly.
Il segmento fitness e proteico
Le creme spalmabili a base di frutta secca sono naturalmente ricche di proteine e questo le rende particolarmente attraenti per gli appassionati di fitness e per coloro che seguono una dieta ad alto contenuto proteico. Per posizionarsi efficacemente in questo segmento, i brand cercano di:
Evidenziare il contenuto proteico per porzione sulle confezioni.
Informazioni nutrizionali ben visibili.
Colori e grafiche “energetiche” che comunichino forza (il nero è un evergreen).
Formati ideali per il consumo on-the-go (ad esempio la squeeze bottles).
Qui troviamo Cameo High Protein, Prozis, Esselunga (linea proteica), Fiorentini (versione squeeze bottles), RxBar (versione tascabile), Foodspring che in realtà cerca anche di posizionarsi per caratteristica bio/naturale e FitPorn che cerca di differenziarsi come prodotto sano ma soprattutto goloso.
Brand come Broma vanno oltre, arricchendo le loro creme con proteine aggiuntive. Questo aumenta ulteriormente l'appeal per gli atleti e gli appassionati di fitness.
Poi abbiamo Nuttzo che crea la crema anche per il tuo amico a quattro zampe, oppure Tbh che cerca di differenziarsi per il design minimal (questo packaging è molto carino).
American style
Quando si parla di burro d'arachidi, il packaging classico evoca subito immagini di barattoloni di plastica con tappi colorati e etichette vivaci. Brand come Jif o Skippy (che possiede il dominio peanutbutter.com), sono stati pionieri nel settore e i loro packaging insieme al loro nome sono diventati iconici. Qui non è più una questione healthy, ma si punta sul gusto. Identikit:
Barattolo in plastica di grandi dimensioni.
Tappi a vite colorati.
Logo ben visibile e se possibile bold.
Altri brand cercano di avvicinarsi a questo stile, vedi TruNut, Crazy Richards, Lindsay, Voyage, Fatso, Sacha Inchi Butter o Teddie.
Bright Future Style
All’interno di questo gruppo troviamo i brand con i packaging più moderni e interessanti. Il target è quello della GenZ e dei Millennial, quindi attenzione a ecosostenibilità e qualità del prodotto; le caratteristiche sono:
Packaging eccentrici e/o colorati.
Buon rapporto qualità prezzo.
Comunicazione allegra, ironica e solare.
Sì a giochi di parole sul naming.
Qui ci troviamo Mother Nutter, Nutshed, ButterBike, Yumello, Mumgry, Cravers, Anane, One Trick Pony, OatHaus, Pistakio, DriveMeNuts, Revival e Seedible.
E te cosa ne pensi? Qual è il tuo preferito?
..ti ringrazio per essere arrivato fino a qua, se hai trovato interessante questa newsletter condividila e/o iscriviti, GRAZIE 🫶