Ciao a tutti! 👋🏻
Come state? Da settimane, ogni volta che scrollo TikTok, mi ritrovo sommerso da video di spacchettamenti di Labubu e altri mini toys. Non sono un collezionista (non ancora?), ma mi sto ritrovando dentro questa bolla!
Quindi ho deciso di capirne di più.. se hai un’opinione o vuoi darmi dritte, commenta questa newsletter👇🏻..iniziamo!
Pop Mart qualche info (dal web)
Pop Mart nasce in Cina nel 2010 come negozio al dettaglio focalizzato su articoli da collezione e giocattoli artistici. È diventato rapidamente un fenomeno globale, conquistando il mercato grazie alla sua offerta di blind boxes (scatole a sorpresa) e collaborazioni con artisti e brand.
Nel 2017, l'azienda ha ampliato la sua visibilità quotandosi a Hong Kong e ottenendo una crescita esponenziale. Qui un’intervista interessante.
Tra i personaggi di Pop Mart, alcuni sono diventati veri e propri simboli di tendenza. Labubu, un piccolo animale birichino che affascina per la sua carica espressiva e per il suo design. Skullpanda con il suo stile gotico e audace attira collezionisti amanti del dark e dell’alternativo. Molly: un’icona pop dai lineamenti infantili, forse la figura più riconoscibile, diventata un elemento immancabile nelle collezioni.
Questi personaggi non solo alimentano il fenomeno del collezionismo, ma diventano anche icone di stile e cultura contemporanea.
Fra le tante caratteristiche che hanno reso Pop Mart un fenomeno globale, spicca la capacità del brand di stringere collaborazioni con artisti, come Kenny Wong, dando vita a personaggi iconici come Molly, ma anche con grandi brand. Un esempio recente è la partnership con Coca-Cola.
Oggi Pop Mart conta centinaia di punti vendita, tra cui uno recentemente aperto a Milano, che dimostra il suo crescente successo in Europa. Ma per capire il vero motivo del successo di Pop Mart, bisogna scavare più a fondo: per fatturare 810 milioni di euro nel 2023, c’è molto più di graziosi pupazzetti.
Il concetto di blind box
Iniziamo dalla superficie: il cuore della strategia di Pop Mart si basa su blind boxes da spacchettare, ognuna contenente un personaggio a sorpresa.
Primo punto a favore: la blind box crea un senso di suspense e coinvolgimento emotivo.
Lo spacchettamento è un momento emozionante che stimola l'acquisto ripetuto. In più la scarsità di alcuni personaggi rende i prodotti ancora più desiderabili, promuovendo un effetto FOMO (paura di perdere un'occasione). Questo meccanismo alimenta il concetto di collezionismo, trasformando ogni acquisto in una sfida per completare la serie.
Secondo punto a favore: Pop Mart collabora con designer e brand, creando collezioni esclusive. Questo offre una serie di vantaggi come:
Lo aiuta a raggiungere nuovi pubblici, ad esempio le partnership con Disney.
Rafforza la percezione del brand come innovativo e premium.
Lo definisce come brand orientato al design, posizionandolo come aspirazionale per chi cerca espressione individuale e unicità (fondamentale secondo me).
Terzo punto a favore: Pop Mart sfrutta l'idea del "giocattolo per adulti", facendo appello al nostro bambino interiore e alla nostalgia. Questi prodotti evocano un senso di ritorno all'infanzia, risvegliando emozioni legate a ricordi passati e al desiderio di riscoprire quel piacere di collezionare che molti adulti associano ai giocattoli della loro giovinezza (un po’ come le figurine Panini). In questo modo, il brand riesce a creare una connessione emotiva che va oltre il semplice acquisto, trasformando ogni personaggio in un pezzo che arricchisce non solo una collezione, ma anche un’esperienza personale di ritorno al passato.
Se mettiamo insieme tutti questi elementi, emerge una tendenza chiara.
Collector culture
La collector culture è un trend estetico e culturale che celebra la passione per il collezionismo, spesso con un forte richiamo alla nostalgia e all'infanzia (ne abbiamo già parlato qui). Questo movimento si concentra sull'emozione di collezionare oggetti fisici, che spaziano da figurine in edizione limitata a giocattoli blind box. Popolare soprattutto su piattaforme come TikTok, si lega a estetiche come il kidult (gli adulti che riscoprono attività infantili) e all'intrattenimento basato sullo spacchettamento.
Non è solo un trend legato al collezionismo. Infatti, uno degli aspetti più interessanti di questo movimento è come i collezionisti usano gli oggetti per comunicare la propria identità. Quindi non sono visti solo come pezzi da mettere in vetrina, ma come oggetti da mostrare (indossare) per comunicare la propria identità. È un modo per raccontare la propria storia e il proprio stile personale. Questo fenomeno risponde a un bisogno più profondo di connessione e appartenenza, alimentato dalla nostalgia e dalla volontà di affermare una propria individualità in un mondo sempre più omogeneo.
La prospettiva dall’interno
Ora, per approfondire da una prospettiva più esperta, ho deciso di intervistare Carol Anne (la potete seguire su TikTok e Instagram).
Essendo io un osservatore esterno, ho scelto di confrontarmi con Carol per esplorare meglio le motivazioni profonde e i meccanismi psicologici che stanno dietro al fenomeno Pop Mart. Le sue risposte ci permetteranno di capire come il collezionismo, le collaborazioni con i brand e l’aspetto emotivo si intrecciano per creare un movimento che va ben oltre il semplice acquisto.
Intervista a Carol Anne
Ciao Carol, come hai conosciuto per la prima volta il mondo Pop Mart?
Ho scoperto Pop Mart veramente per caso, stavo facendo un giro per Milano e uscendo dalla metro di Porta Venezia mi sono trovata di fronte a questo negozio con un’insegna così luminosa che si vedeva fino al Duomo. Ho quindi deciso di entrarci e sono stata folgorata dalla quantità assurda di figurini di tutte le dimensioni. In realtà peró la mia curiosità per questi “figurini” è nata grazie ad una ragazza che seguo sui social che vive negli States che in un video unboxava delle blind box. Non sapevo che questi provenissero da Pop Mart.
Spiega a chi è esterno perché dovrebbe avvicinarsi, e cosa ti ha fatto appassionare personalmente a questa realtà?
La cosa che mi ha sorpreso quando sono entrata per la prima volta da Pop Mart è stata che la maggior parte delle persone all’interno del negozio fosse adulta. Suppongo che questa cultura riesca a dare la possibilità ai nostri inner children di continuare a vivere attraverso questi collezionabili che spesso sono personaggi di film di animazione che ci hanno accompagnato durante la nostra infanzia e che quindi hanno un po’ un effetto nostalgico su di noi.
Una volta spacchettato, cosa succede?
Io mi sono appassionata principalmente dei Labubu e una volta spacchettati amo attaccarli alla mia borsa per esprimere la mia personalità. Alcuni invece li espongo in camera.
Se pensiamo al mondo del collezionismo mainstream, il primo nome che viene in mente è Funko Pop. Perché scegliere Pop Mart invece di Funko Pop?
Pop Mart ha l’effetto sorpresa che i Funko Pop non hanno. Con le blind box non sai letteralmente che cosa ci sia all’interno e quindi non è detto che tu riesca a trovare il tuo figurino preferito al primo spacchettamento perciò ne vorresti comprare altri.
Qual è il tuo Pop Mart preferito, quello che non cederesti per nulla al mondo?
Il mio Labubu “Fall in Wild” per cui ho anche fatto tre ore di coda. Uno dei miei preferiti in assoluto.
Una versione accessibile degli art toys
Pop Mart ha democratizzato il mondo degli art toys, rendendolo accessibile a un pubblico più ampio. Mentre KAWS o Medicom Toy producono pezzi considerati arte contemporanea, con prezzi che possono superare centinaia o migliaia di euro, Pop Mart offre una versione più accessibile degli art toys (in media tra i 10 e i 20 euro).
Questo ha permesso a giovani collezionisti di entrare in questo mondo senza grandi investimenti, rendendo il collezionismo una passione accessibile. Inoltre c’è un forte richiamo al fascino del Kinder Sorpresa. Il piacere non è solo nell'oggetto finale, ma nell'intero processo di collezionismo, che crea una connessione tra il consumatore e l'oggetto, quasi come fosse una piccola opera d'arte personale.
Collezionismo e community
Pop Mart ha anche saputo sfruttare il potenziale dei social media, intrecciando strettamente le dinamiche sociali e digitali, dove il collezionismo diventa un'esperienza condivisa e collettiva.
Il concetto di "blind box" non si limita più a un piacere individuale, ma si trasforma in un vero e proprio evento social. I social media sono diventati luoghi dove condividere le proprie scoperte, aprendo le scatole in diretta o mostrando le proprie collezioni, creando un circolo di entusiasmo che alimenta il desiderio di acquistarne un altro. Le unboxing sessions sono un vero format che ottengono milioni di visualizzazioni, facendo crescere la visibilità dei prodotti e aumentando la percezione di valore, quasi come se ogni prodotto fosse una piccola opera d'arte da esporre e condividere con la propria community.
Questa dimensione del collezionismo ha reso Pop Mart un fenomeno "social-first". Non si tratta più solo di possedere un oggetto, ma di vivere e condividere l'esperienza del collezionismo. L'integrazione dei social media con il mondo degli art toys, dunque, ha reso Pop Mart non solo un negozio, ma un vero e proprio ecosistema sociale dove il collezionismo diventa una forma di espressione digitale.
Eventi e exhibition
Pop Mart ha creato anche il Pop Toy Show, un’appuntamento annuale per gli appassionati. Questi eventi offrono ai partecipanti l'opportunità di scoprire tutti i personaggi, anche edizioni limitate e prodotti esclusivi, e di incontrare i creatori dei personaggi più iconici.
Uno degli eventi più recenti è stato il Pop Toy Show Singapore nel 2024 con la partecipazione di oltre 50 artisti e designer internazionali. Questi eventi rafforzano la connessione con i fan portando Pop Mart a consolidare la sua posizione.
Pop Mart come Funko Pop 2.0
Funko Pop ha aperto la strada portando il concetto di collezionismo di figures a un livello completamente nuovo, rendendo questi prodotti accessibili alla maggior parte del pubblico. Le sue statuette in vinile sono economiche, facili da trovare e coprono una vasta gamma di interessi: dai film e fumetti a personaggi di serie TV e cultura pop.
Funko Pop vs Pop Mart
Pop Mart si è distinto per la creazione di personaggi originali e un design che unisce estetica pop e fantasia. La differenza principale sta proprio in questa originalità: mentre Funko Pop si concentra su icone della cultura, Pop Mart crea universi narrativi attraverso i suoi personaggi esclusivi, che possono essere collezionati senza una connessione necessaria con un franchise preesistente.
Entrambi i brand condividono la stessa filosofia di base: il collezionismo.
Bonus: il secret
Un ulteriore punto di forza che distingue Pop Mart è il concetto di "secret". Ogni serie include un pezzo raro o misterioso, il secret, che può essere trovato solo da pochi fortunati. Questo elemento aggiunge un ulteriore livello all’esperienza di acquisto, trasformando il semplice atto di comprare una box in una vera e propria caccia al tesoro.
Il secret non è solo un oggetto da collezionare, ma diventa un potente strumento emozionale e sociale che alimenta il desiderio di condivisione.
È un'esperienza che trascende il singolo acquisto, facendo diventare ogni blind box una parte di una storia più grande, quella di una community globale che gioca insieme alla ricerca del pezzo raro.
E te cosa ne pensi?
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